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Con una apposita Istruzione della S. Congregazione per i sacramenti del 23
gennaio 1972, dal titolo Immensae caritatis, Paolo VI ha istituito questo
speciale servizio, per accogliere precise e continue istanze delle varie
Conferenze episcopali e, soprattutto, per rispondere ad una esigenza sempre
pių diffusa, quella precisamente di dare a tutti coloro che lo desiderano e
sono ben disposti la possibilitā di comunicarsi.
Significato del ministero straordinario.
L'istituzione dei ministri straordinari della Comunione č dunque da mettersi
in rapporto non solo con la nuova ecclesiologia di comunione a cui si č
fatto riferimento, ma anche con il rinnovamento teologico e pastorale
relativo all'Eucaristia, considerata sia come banchetto sacrificale che come
segno permanente della presenza oblativa di Cristo.
Questo ministero istituito č un'ulteriore prova della sollecitudine della
Chiesa, nei confronti di tutti i fedeli, e
soprattutto dei malati, degli anziani e di quanti sono impediti di
partecipare alla Messa, per consentire pių facilmente, anche ad essi, di
partecipare pienamente al sacrificio di Cristo e ai suoi frutti salvifici
con la Comunione; di conseguenza, anche per facilitare l'adorazione e il
culto eucaristico in quei luoghi in cui non č facile avere a disposizione un
sacerdote o un diacono per l'esposizione del SS.mo Sacramento. |