Sebbene non sappiamo nulla di certo sul
cominciamento di questa
Chiesa dedicata allo Spirito Santo, ove si venera la
miracolosa immagine di Maria SS.ma detta dei Tribolati, pare, se ci fosse
permesso fare delle congetture dicessimo, che forse nel suo principio fu una
piccolissima Chiesa eretta dalla pietà dei fedeli all'oggetto o di servire
quasi di alloggio (come erano le piccole cellette chiamate una della Catena
in Linera, e l'altra della Stella fabbricata nella strada esistente sulla
lava, che da Linera conduce tra noi) ai fedeli che dalla parte di Bongiardo
portavano i bambini per farli battezzare nell'unica parrocchia di Valverde,
oppure conducevano i cadaveri per dargli sepoltura nella stessa Parrocchia.
Potrebbe anche dirsi che forse le stesse cellette servivano quasi di
stazione a tutte le persone che anche dalle parti di Messina si portavano in
quei tempi passati con tanta devozione a visitare la portentosa immagine
apparsa nella stessa Chiesa di Valverde. Però tutto ciò che se ne potesse
ideare, tutto è incerto non essendovi documenti capaci a poterci delucidare,
quindi sappiamo unicamente di certo che qui c'era una Chiesa piccolissima
con due stanze adiacenti ove verso il 1800 anche vi dimorò poco tempo quasi
da eremita un certo D. Gaetano Currà, che morì in luglio 1804. Ed in quei
tempi l'altare maggiore era dedicato allo Spirito Santo, l'immagine della
Madonna era situata a ponente e quella di S. Agata a levante. Però verso il
1812 il sac. D. Sebastiano Spina, che da ragazzo amava
teneramente la
Vergine SS.ma sotto il titolo dei Tribolati, cominciò a promuovere la
devozione, che crescendo di giorno in giorno, e vedendo che la piccola
Chiesa non poteva affatto contenere i fedeli che vi concorrevano, raccolte
delle elemosine allargò alla meglio la piccola Chiesa unendovi le fabbriche
delle stanze adiacenti, situò l'immagine di Maria SS. nell'altare maggiore e
così durò sino all'anno 1855. Ma quelle fabbriche così accomodate di puoco
disegno e di minore solidità, battute da vari terremoti, minacciavano rovina
e quasi divennero cadenti. Animatisi nuovamente i fedeli ad erigere alla
stessa Vergine SS.ma una Chiesa, che in quel modo fosse capace di poter
contenere i fedeli, che vi concorrono, demolite totalmente le antiche
fabbriche eccetto un pezzetto di muro di ponente e con l'aiuto della stessa
Vergine SS.ma senza avere rendita alcuna e fatto un nuovo disegno si
fabbricò la Chiesa quasi doppiamente più grande della prima cominciandola
dalle fondamenta fino al suo termine ed erogandosi percorso di cinque anni
quasi la somma di onze centocinquanta in ogni anno raccolte sempre di
spontanea elemosina. Però nel corso dei cinque anni si fabbricava la Chiesa,
l'immagine di Maria SS.ma si situò nell'altare del Carmine, dentro la Chiesa
Madre, e quando la novella Chiesa fu ridotta in stato di potervi fare le
sante cerimonie (che fu la mattina del dì sette luglio 18sessantuno, quando
il sac. D. Francesco Di Grazia con l'assistenza di tutto il Clero la
benedisse, e la sera poi tutti i fedeli di questo Comune ai quali si unirono
le Congregazioni di Valverde e di Acibonaccorsi) non si può descrivere il
devoto entusiasmo col quale dopo avere processionalmente girato l'immagine
per tutto il paese la restituirono in questa medesima Chiesa. Una lapide a
perpetua memoria fu posta che dice:
Cessato il morbo asiatico
del 1855 per l'intervento di Maria, Madre dei Tribolati, la pietà dei
fedeli, rendendo grazie ai grandissimi favori della Madre di Dio, a proprie
spese qui costruì in forma più grande la Cappella, che, dedicata alla
medesima Vergine, era già sul punto di crollare, e la portò a termine il 7
luglio 1861.